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Ambiente

Intendo spendere due parole anche sull'ambiente in cui l'uomo è posto, come custode più che padrone. Occorre cominciare (se non è già tardi) a riconsiderare il suolo, la terra, l'aria, l'acqua che ci circondano come un bene comune, pubblico.E' un fatto culturale capire che dipendiamo da questa pellicola che avvolge la terra e che dobbiamo difenderla più che saccheggiarla, pena un destino molto incerto per le future e prossime generazioni. Dobbiamo dimostrare la grandezza dell'uomo nel preservare, migliorare, completare la creazione, più che depredare la terra, rendendola sempre più arida ed inabitabile. Tutto questo anche solo per necessità biologica e per garantirci la stessa sopravvivenza. Il discorso poi si allarga se pensiamo a ciò che può capitare all'uomo, se un Dio gli chiederà conto del suo operato... se toglierà "l'albero della vita ..a chi vuol distruggere la terra". Forse se l'uomo fosse più attento alla macchina del clima, ai cicli vitali, ai cicli atmosferici, alle sostanze che introduce nell'ambiente, forse potrebbe capire che trasforma il suo ambiente vitale in una specie di camera a gas, per interesse o per ignoranza, senza considerare gli effetti prossimi e sopratutto a lunga scadenza. Solo la consapevolezza di tutto questo può portare ad un modello di vita, alternativo rispetto al consumo sfrenato e fine a se stesso, che vede lo scopo dell'esistenza più nel possedere oggetti, piuttosto che in una specie di armonia interna, fatta di valori e significati esistenziali. Naturalmente occorre valutare a livello di famiglia, di scuola, di società come intendiamo educare ed educarci...per quale società? Continuare così ...o tentare altre strade? La riflessione è aperta...

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